I Love Feet
2011-03-16 01:56:34 UTC
È il cuore pulsante dell'accusa, è questo il passaggio che Berlusconi teme più di tutto, tanto da aver raccontato più volte in giro un assurdo "vedrete che è maggiorenne". Invece, per i magistrati, la realtà è ben diversa: Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, "agendo congiuntamente e disgiuntamente", hanno "indotto e favorito l'attività di prostituzione svolta dalla minore El Mahroug Karima, la quale compiva atti sessuali" con il premier. E lo faceva, secondo l'accusa, con una cadenza da "favorita" del sultano: "nelle date del 14 febbraio, 20 febbraio, 21 febbraio, 27 febbraio, 28 febbraio, 9 marzo, 4 e 5 aprile, 24, 25 e 26 aprile, 1 e 2 maggio 2010. In particolare, la minore - scrivono i magistrati - partecipava alle serate all'uopo organizzate, articolate in tre fasi".
Finiscono ieri pomeriggio le indagini preliminari sull'accusa di prostituzione. C'è un importante retroscena da considerare. Oltre alla cinquantina di telefonate, sinora note, ce ne sono altrettante ignote: insieme con le immagini e con i file-audio, recuperati dai BlackBerry delle decine di ragazze delle feste di Arcore, queste cento telefonate sembrano rendere i magistrati milanesi molto sicuri delle accuse al premier. Così come sono stati aiutati, nella ricostruzione del pruriginoso quadro generale, dall'aver messo le mani sul conto corrente utilizzato da Berlusconi per pagare le ragazze. Fondamentale è il "bunga bunga".
A quanto rivela un settimanale di gossip vicino al premier, il giorno prima del processo a Silvio Berlusconi, sarà diffuso un video dell'agente in bancarotta Lele Mora, dal titolo "Sexocracy (tutta la verità sul bunga bunga)". Purtroppo per lui, ma anche per il direttore del Tg4 Fede e per la consigliere regionale e cubista Minetti, i magistrati milanesi hanno già riscritto il copione. Come si legge alla pagina quattro dell'avviso di chiusura delle indagini preliminari, non si tratta di una "barzelletta", ma di un reato, perché "si svolgeva all'interno di un locale adibito a discoteca, dove la partecipanti si esibivano in mascheramenti, spogliarelli e balletti erotici, toccandosi reciprocamente ovvero toccando e facendosi toccare nelle parti intime da Silvio Berlusconi", l'unico protagonista non femminile di Arcore. Era dunque a questo genere di feste che il premier voleva invitare i casti giovani dei Cristiano Riformisti una quindicina di giorni fa?
Spiace mettere in primissimo piano alcune ragazze, che si raccontavano a se stesse e ad altri, parenti compresi, come show girl. Da ieri, e se le accuse reggeranno sino in fondo, sono a decine che entrano a far parte ufficialmente (anche se forse occasionalmente) di un'altra categoria professionale. Il terzetto Fede-Minetti-Mora, inguaiato da Ruby, viene accusato di avere "indotto e favorito l'attività di prostituzione di giovani donne", e dagli inizi del 2009. Ne vengono elencate ben trentatré.
Alle quali, proprio come alla minorenne Ruby-Karima, che cosa accadeva? "Dietro pagamento di corrispettivo in denaro ed altra utilità" queste papi-girl andavano "presso la residenza in Arcore di Silvio Berlusconi, ove venivano organizzate apposite serate". Le giovani e disinibite trentatré, sostiene l'accusa, "venivano informate sui corrispettivi e le altre utilità economiche che avrebbero ricevuto a fronte della loro disponibilità sessuale, nonché istruite sulle modalità comportamentali da assumere, sulla natura e finalità delle serate, con particolare riferimento alle tre fasi in cui erano articolate".
Siamo ormai "dentro" il serraglio di Arcore, con la ripetitività ossessiva delle feste "very special" del premier: la cena; poi il bunga bunga per creare un'atmosfera, quale non si sa; e la conclusione con "una terza fase, a fine serata", la più hard. La fase che pesa come un macigno sul destino privato e pubblico di tante persone: la fase "consistita nella scelta, da parte di Silvio Berlusconi, di una o più ragazze".
Il primo ministro più volte ha detto di non aver mai pagato una donna in vita sua, perché - giurava - ne risentirebbe la sua dignità. Viene contraddetto dalla ricostruzione da parte dei magistrati e della polizia giudiziaria: la terza fase è la "scelta di Silvio", che punta alcune ragazze "con cui intrattenersi per la notte in rapporti intimi, persone alle quali ve