Achille Occhetto (Torino, 3 marzo 1936) è un uomo politico italiano.
All'anagrafe il padre avrebbe voluto chiamarlo Akel, in onore di uno scopritore danese del Mare Glaciale Artico, ma la burocrazia di regime vigente nell'Italia degli anni Trenta del Novecento impose un più autarchico "Achille".
Occhetto è stato l'ultimo segretario del Partito Comunista Italiano (PCI) e il primo segretario del Partito Democratico della Sinistra (PDS).
Fu segretario della Federazione Giovanile Comunista Italiana dal 1963 al 1966, ed in seguito ebbe l'incarico di segretario regionale del PCI in Sicilia. In questo periodo si distinse nella sua lotta contro la mafia.
Coordinatore nazionale del PCI nel 1986, due anni dopo ne divenne segretario nazionale subentrando ad Alessandro Natta. Durante la sua segreteria il partito assistette al crollo del muro di Berlino e allo scioglimento dell'Unione Sovietica. Considerata finita l'esperienza del comunismo, egli decise di sciogliere il PCI per fondare un nuovo movimento della sinistra progressista italiana, il Partito Democratico della Sinistra (PDS).
Questa svolta, detta "della Bolognina", non fu accettata da circa un terzo dei militanti comunisti che diedero vita al Partito della Rifondazione Comunista.
Alle elezioni politiche del 1994 sfidò Silvio Berlusconi nella corsa a Palazzo Chigi. Il risultato elettorale deludente e la vittoria del centrodestra lo spinsero a lasciare la segreteria del partito.
Negli anni successivi Occhetto ha continuato a occuparsi di politica, seppur senza ruoli dirigenziali all'interno del PDS prima e dei DS dopo. È tornato attivamente in campo nel 2004 insieme ad Antonio Di Pietro in vista delle elezioni europee, dando origine ad una lista denominata "Di Pietro-Occhetto, Italia dei Valori e Società Civile".
Il loro movimento non ha riscosso successo tra gli elettori (solo il 2,1% dei voti) e due seggi conquistati: Occhetto lascia il suo posto, in favore di Giulietto Chiesa e abbandona il progetto unitario con Di Pietro. Tuttavia, subentrerà al Parlamento europeo nel maggio 2006 per la circoscrizione sud, dopo la rinuncia di Di Pietro, nel frattempo nominato Ministro delle Infrastrutture nel Governo Prodi II. Alle elezioni del 2004, Occhetto, candidato in tutte le circoscrizioni, aveva ottenuto su tutto il territorio nazionale quasi 74 mila preferenze.
Non si schiera nella collocazione naturale di Italia dei Valori, cioè con l'ALDE, bensì con il Partito Socialista Europeo. È membro della Commissione giuridica e membro sostituto della Commissione per gli affari esteri.
Attualmente è Coordinatore Nazionale dell'associazione "Il Cantiere per il bene comune" che ha fondato insieme a Giulietto Chiesa, Elio Veltri, Paolo Sylos Labini, Antonello Falomi e Diego Novelli. Il Cantiere dà indicazione di voto per i partiti che si collocano alla sinistra dell'Unione.
Recentemente si è parlato di una sua adesione a Rifondazione Comunista, ma lui ha smentito seccamente tale ipotesi, affermando di aver solo ipotizzato la nascita di una "Rifondazione della Sinistra", contenente al suo interno i DS, i Verdi, lo SDI e Rifondazione.