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2008-12-24 11:24:59 UTC
"Un buon padre non può far finta di non vedere se una certa cosa riguarda il figlio. Il mio non ha fatto niente di penalmente rilevante e se vogliamo niente da rimproverargli chissà cosa". Così Antonio Di Pietro commenta a Sky Tg24 le intercettazioni che vedono coinvolto suo figlio Cristiano ribadendo la necessità di non limitare le intercettazioni.
"E' un consigliere provinciale - spiega meglio il leader dell'Italia dei Valori - che ricordava al Provveditore della Repubblica la necessità di ultimare la costruzione di alcune caserme dei Carabinieri e fin qui mi sembra che abbia fatto una cosa doverosa di cui sono orgoglioso. Poi però - aggiunge - ha anche detto in un paio di telefonate che a Bologna ci sono dei bravissimi professionisti che conosce e se ce ne è bisogno si possono dare dei lavori a loro. Se questo venisse considerato un fatto penalmente rilevante dovremmo mettere il recinto intorno a tutto il Paese".
Quanto alla riforma della Giustizia che prevede anche la limitazione delle intercettazioni, Di Pietro, nell'estratto di una lunga intervista in onda in versione integrale alle 13.45, afferma che "le intercettazioni stanno all'attività giudiziaria come il bisturi alla sala operatoria: sono strumenti utili e necessari. Io sono contrario alla loro limitazione e sono anche convinto che debbano essere pubblicate".