Paolo R
2011-02-08 01:16:01 UTC
Italia 150, Bolzano conferma il «no». «Non parteciperemo alla festa»
«Noi ci sentiamo una minoranza austriaca e non siamo stati noi a scegliere di far parte dell'Italia. Anche per questo motivo non abbiamo grande interesse di parteciparvi». La Provincia Autonoma d Bolzano non parteciperà ai festeggiamenti per i 150 dell'Unità d'Italia e la conferma è nelle parole del presidente della giunta provinciale altoatesina Luis Durnwalder. Insomma, niente stand del «made in Alto Adige» nemmeno alla mostra delle Regioni e delle eccellenze territoriali che sarà allestita dal 26 marzo a fine luglio al Vittoriano e a Castel Sant'Angelo a Roma.
«NON HO RICEVUTO INVITI» - «Per la mostra di Roma non ho ricevuto nessun invito e questo tema non è stato discusso in giunta. Se devo essere sincero non è che abbiamo tanto interesse per queste celebrazioni e non partecipare non credo sia un grandissimo problema - ha proseguito duramente Durnwalder -. Non mi sembra il caso di festeggiare e posso dire che non è una questione etnica e non vogliamo offendere nessuno. I 150 anni per noi non rappresentano soltanto Garibaldi ed i moti di fine Ottocento ma ci ricordano la separazione dalla nostra madrepatria austriaca. Noi non abbiamo fatto iniziative per favorire l'Unità d'Italia come altre regioni. Non volevamo nel 1919 e non volevamo nel 1945. Successivamente abbiamo accettato il compromesso dell'autonomia amministrativa. Se gli italiani vorranno parteciparvi lo possono fare, certamente noi non ci opporremo».
I COSTI - Pare inoltre che nella Provincia Autonoma sia ritenuto eccessivo il costo della partecipazione all'evento, 200 mila euro più Iva. Ad «ostacolare» la macchina altoatesina, che non ha nemmeno formato il previsto comitato locale per l'evento, ci sarebbe anche l'«improvvisa» mancanza di personale da inviare a Roma. Il vicino Trentino, che ovviamente sarà presente, ha proposto alla provincia di Bolzano di cedere metà del proprio stand ma anche questa ipotesi dovrà essere vagliata, ed approvata, dalla giunta provinciale
Da Il Corriere della Sera
Purtoppo è vero. L'Alto Adige con i suoi cittadini è un'altra cosa rispetto al resto d'Italia. Basta andarci da turista per rendersene conto. Perfezione cura, pulizia, ecologia, edificazione omogenea e adatta all'ambiente, buon uso del danaro pubblico, utilizzo intelligente delle fonti di energia alternative, termovalorizzatori da sempre. Si tratta in tutta evidenza di una situazione di tipo austriaco in territorio italiano. E non dimentichiamo: è una regione autonoma da sempre, molto viicina al concetto di federalismo. Non critichiamo troppo la loro voglia di autonomia, cerchiamo, piuttosto di avvicinarci un pò alla loro qualità! Ha ragione Durnwalder ad essere indifferente all'Unità d'Italia. Del resto io che sono Veneto non è che vada poi tanto fiero di essere italiano, appena metto il piede fuori dall'Italia non fanno altro che deriderci. Neanche noi del Veneto siamo stati a scegliere di far parte dell´Italia, ce l’hanno imposto nel 1870, sennò ora saremo una bella, ricca e ben gestita regione Austriaca, senza italiani e senza padani.
Festeggiare si festeggia un risultato positivo, non mi pare sia questo, visto che i nostri figli per trovare lavoro devono andare all' estero.
Vorrei dire a coloro che parlano con arroganza e sacenza che il TrentinoAltoAdige é la regione dove c'é meno evasione fiscale, riceve indietro da Roma il 90% delle tasse che paga quindi non riceve l'IRPEF dei romani, si gestisce quasi tutto dall'universitá alla sanitá alle strade e questo con il 90% delle tasse. E' nel resto d'Italia che con il 100% siamo indietro nei servizi, quindi lo spreco non é in TAA.
In tutta sincerita a chi interessa questa farsa dei 150 anni d'Italia? che i nostri politici si attivino a a creare una vera italia e ad eliminare i problemi. cosa c'è da festeggiare? preferirei che tutti i soldi spesi per i 150 anni venissero spesi in qualcosa di utile al servizio del cittadino